Recensione: Giovani, carine e bugiarde di Sara Shepard

Titolo: Giovani, carine e bugiarde (Le bugie hanno gambe bellissime)
Autore: Sara Shepard
Edizione: Newton Compton Editori
Prezzo: 12,90 € (Il mio è in prestito)
Trama (tratta dal sito di Amazon.it):
Philadelphia. Nell'esclusivo quartiere di Rosewood quattro ragazze vivono tranquille tra manicure, pettegolezzi e problemi d'amore. L'intellettuale Aria ha una storia con un professore; Hanna, fashionist incallita, è continuamente a caccia di vestiti e accessori; la raffinata Spencer vede in segreto il fidanzato di sua sorella, mentre Emily è alle prese con una strana attrazione per una nuova compagna di classe. Ma queste quattro ragazze dall'aria ingenua e fragile in passato hanno davvero esagerato con i loro "scherzetti", capeggiate da Alison, la leader del gruppo improvvisamente scomparsa tre anni prima... E quando iniziano a ricevere inquietanti messaggi con una misteriosa firma, una semplice A, cominciano a sospettare che qualcuno che conosce tutti i loro segreti sia tornato. È senz'altro Alison, che non vede l'ora di rovinare la vita alle sue ex compagne, che sono state tanto, tanto cattive...

Ok, questo libro è la versione giovanile di Desperate Houswives, con un pelo di mistery in più.
La storia inizia quando le protagoniste sono in seconda media, praticamente poco più che bambine, intente a combinarne una delle loro. Alison, Ali, è la capa indiscussa, la più spigliata, attiva, carina, amica di tutte e, soprattutto quella che conosce tutti i loro segreti (che sono, comunque, segreti da ragazzine più o meno). Qualcosa però, inizia a scricchiolare tra le amiche e quando Spencer, esasperata, le dice di 'sparire', Ali in un certo senso lo fa, perché esce dalla porta e non torna più. Poco dopo le amiche si perdono di vista e le ritroviamo circa tre anni più tardi, separate e piuttosto diverse.

Aria è tornata dopo anni di soggiorno all'estero in cui si è sentita finalmente se stessa, Emily sente la mancanza dell'amica e forse ha trovato una sostituta nella nuova abitante della stessa casa, la goffa Hanna è divenuta una bella farfalla alla moda (e con le mani lunghe), Spencer è sempre in lotta con la sorella per superarla e forse ...
L'azione segue alternativamente le 4 amiche che sembrano avere la tendenza a ricadere in errori o situazioni già passate, tutte cose che Ali sapeva e che, in teoria, dovrebbero essere scomparse con lei. Invece strani messaggi sms o email iniziano ad arrivare alle ragazze e con una subitaneità ai fatti accaduti da spaventarle molto.
Tutte si chiedono chi può essere, rifiutandosi di accettare la spiegazione più logica, ma per tutto il libro le ex amiche quasi si ignorano, ormai allontanatesi in maniera quasi irrimediabile.
Nonostante sia rivolto ad un pubblico giovanile e quindi scritto con leggerezza, il libro fa anche un modesto tentativo di affrontare problemi seri tipicamente adolescenziali: la competizione con il fratello/sorella che sembra sempre un passo più avanti, i genitori che non sembrano più una coppia, i disordini alimentari, i turbamenti e i dubbi sessuali. Modesto perché, a mio parere, le cose son trattate con talmente tanta superficialità da renderle ridicole e banali anche se non lo sono.
Le protagoniste stesse hanno uno spessore piuttosto scarso: qualunque ragazza si segua si ha l'impressione di leggere dei cliché prestabiliti, senza che nessuna di loro venga veramente 'affrontata' e 'analizzata' a fondo, nei suoi pensieri e sensazioni. ne risultano 4 ragazzine un po' scemine, certo potrebbero essere le vicine di casa, ma io non credo che tutte le ragazzine di oggi siano così. Forse molte 'sembrano' così per apparire, ma in un libro i loro veri pensieri avrei voluto vederli.
Altra cosa davvero fastidiosa: la profusione di marche e firme sparse per tutto il libro. Ma lo hanno sponsorizzato loro? O l'autrice crede che sventolando nomi famosi i personaggi o la storia, abbiano qualcosa in più? Niente hanno, tranne dare l'impressione di pecorai arricchiti.
E' chiaramente scritto che le ragazze sono di buona famiglia e benestanti, non ho bisogno di sapere in dettaglio anche la marca dei loro stuzzicadenti. E sapere che 'indossò jeans xy' non mi aiuta di certo ad immaginarli. Non è che una marca fa un solo modello e con quello tutto è chiaro. I modelli sono vari e, marca o meno, se mi scrivi che si mette i jeans io immagino una ragazzina in jeans e stop, né più né meno trendy e benestante di qualunque altra.
Per finire il libro ... non finisce. Anzi si conclude proprio in un momento topico. Per chi mi conosce, sa che detesto certe cose. Comunque l'elemento misterioso dell'amica scomparsa che manda messaggi mi ha intrigato parecchio e, anche se ho un sospetto, sono curiosa di andare avanti a leggere e vedere come va a finire. Purtroppo non posso dirvi di più per non fare spoiler, ma magari potete attendere la recensione del prossimo volume.

Personaggi: come ho già detto, il libro verte sulla storia di 4 adolescenti e include anche quei (pochi) altri personaggi che girano loro attorno. Aria è stata in Islanda per anni e, appena torna, innesca una relazione con un ragazzo che scopre essere il suo professore. Questo tipo di tema sembra piacere molto alle adolescenti, anche se, personalmente non ne vado matta. Aria non è male, sembra una ragazza a posto e a me non è dispiaciuta come carattere. Fa un po' la svenevole e verrebbe da darle due schiaffi, ma mostra anche di essere pacata e seria. Emily è la mia preferita. La più equilibrata del gruppo e forse anche la più sensibile. Turbata molto dalla perdita di Alison si lega alla nuova ragazza che abita nella stessa casa, Maya e per lei sembra provare qualcosa in più. Hanna è quella che mi è piaciuta meno, sia come carattere che come comportamento. Tra l'altro affronta anche un problema tosto, quello del rapporto con il cibo, e avrei preferito che fosse approfondita meglio e non in maniera tanto superficiale. Per finire Spencer, in perenne gara con la perfettissima sorella. Anche il suo non è un problema da sottovalutare eppure è descritto solo in maniera marginale. Viene data precedenza alla sua mania per l'ordine e la supremazia in tutto, ma non hai motivi e alle sensazioni che hanno portato tutto questo.
La speranza è che, essendo il primo di una serie, le ragazze verranno approfondite e fatte maturare nei successivi. Per carità non mi aspetto trattati di psicologia giovanile, solo qualcosa che stimoli un po' di più l'empatia del lettore, soprattutto quando si tratta di lettori giovani.

La narrazione è in terza persona e l'azione si sposta tra le quattro amiche alternativamente seguendole tutte e quattro in maniera equa. Nonostante molti commettano quest'errore, la Shepard non ricopre il ruolo del narratore onniscente. Tutto ciò che sappiamo lo si ricava dai ricordi delle ragazze e dai loro pensieri attuali. Non ci sono momenti di 'riepilogo' storico, cosa che a volte è utile ma spesso spezza l'azione. Il linguaggio è un pelo misero, soprattutto nei dialoghi in cui spunta anche qualche volgarità. La scrittura regolare senza virtuosismi e l'assenza di descrizioni dettagliate rendono il tutto piuttosto cinematografico.

Note extra: Carina la copertina con le quattro ragazze in atteggiamento malizioso. Lunghezza del racconto giusta se si esclude la mancanza del finale.

Giudizio finale complessivo: pur con evidenti difetti e mancanze a me il libro è piaciuto. L'ho trovato leggero (anche troppo) e ottimo per i viaggi in treno a fine giornata. Sinceramente propendo per il prosieguo della lettura sia per curiosità di per sé, sia per avere conferma dei miei sospetti sul lato mistery della vicenda. Da leggere solo tenendo presente che è rivolto ad un pubblico giovane.
Voto: 6/10


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