Recensione: I sotterranei della cattedrale di Marcello Simoni


Dopo un periodo festivo vi parlo di un librino piccolo e abbastanza leggero, ottimo per non impegnare troppo la mente.

Titolo: I sotterranei della cattedrale
Autore: Marcello Simoni
Edizione: Newton Live
Prezzo: 0,99€
Trama (tratta da www.amazon,com): Urbino, anno 1790. Un "magister" dell'Università cittadina viene trovato morto all'interno della Cattedrale. Lo stato del suo corpo lascia supporre che sia precipitato dalle impalcature erette all'interno dell'edificio per la ricostruzione della cupola, distrutta l'anno precedente da un terremoto. Ma Vitale da Montefeltro, uno studente destinato al sacerdozio, intuisce che dietro l'incidente si cela un enigma irrisolto. Dubita che il magister, grande cultore di antiquariato, sia morto per puro caso, e indagando sui suoi ultimi giorni scopre un fatto sconcertante: l'uomo era sulle tracce di un antico tempio dedicato alle Ninfe, nascosto all'insaputa di tutti nel sottosuolo della città. Vitale si appassiona al mistero, ma ben presto si rende conto che il "magister" non è morto per pura disgrazia. È stato assassinato. Tra i sospetti vi sono il priore della Cattedrale, il "rector" dell'Università e un inquietante individuo che vive nei sotterranei di Urbino.

Cerco sempre di giudicare un libro per ciò che mi da, indipendentemente da chi lo ha scritto  e, quindi, da eventuali giudizi positivi o negativi, su altri lavori dello stesso autore. E' innegabile però, che se la prima esperienza è negativa, difficilmente si torna su un determinato autore. Una cosa simile mi era accaduta con Simoni e Il mercante di libri maledetti. un libro iniziato alla grande e che mi aveva lasciato profondamente insoddisfatta. Così non avevo più cercato quest'autore, fino a questo librino. Dolcissimo regalo che mi ha fatto compagnia in un viaggio di ritorno in treno.
Mi sono ricreduta? Non lo so, ci vorrà un terzo tentativo, ma stavolta l'esperienza è stata piacevole.
Poco più di cento pagine non consentono a questo racconto lungo di essere considerato un thriller coi contro fiocchi, eppure nel suo piccolo è un buon lavoro.
Simoni è stato molto bravo a non esagerare. Considerando le poche pagine, ha evitato storie complesse, intrighi formidabili, grandi tramoni e simili, optando invece per una vicenda lineare, pochi personaggi, trama accurata ma non complessa.
L'ho decisamente apprezzato, i pochi elementi coinvolti li ho trovati accurati e ben descritti, la vicenda è coerente, gli spunti mistery trovano la loro spiegazione in maniera naturale.
Ho avuto qualche perplessità nel labirinto, ma alla fine, il racconto è così leggero e rilassante che non gli ho dato molto peso.
Non sono ferratissima per la parte storica, ma credo che anche questa sia utilizzata molto bene, per quanto non svolga un ruolo predominante.

Personaggi: Come dicevo i personaggi sono pochi e i principali sono Vitale,il protagonista, Gaspare e Bonaventura,suoi due migliori amici che lo seguono nell'avventura. La scarsità di pagine non permette un grande approfondimento psicologico,e confesso che ho confuso i due amici fino alla fine, Vitale invece è ben inquadrato. E' un ragazzo sveglio, fine osservatore e molto portato al ragionamento. Mi ha ricordato molto uno Sherlock Holmes medievale. Retto e onesto non disdegna attenzioni femminili che rischiano di metterlo nei pasticci e un po' di spericolatezza che lo porterà a scoprire il mistero.

Stile: Lo stile di Simoni è pulito e tranquillo, molto lineare e piacevole da leggere. Per parte mia, preferirei un po' più di enfasi in alcuni momenti che, con il suo modo di narrare, mi arrivano poco e talvolta sono un po' noiosi, ma è un gusto personale, perché l'autore scrive, onestamente, bene. Come dicevo non ho grandi conoscenze storiche, ma credo che sia anche molto accurato nelle ricostruzioni e nelle ambientazioni.

Giudizio finale complessivo: Un racconto che, pur essendo un giallo, non impegna e non sconvolge il lettore. A me è piaciuto, sono riuscita a seguirlo nonostante la stanchezza, il personaggio mi è rimasto abbastanza simpatico da farmi continuare la lettura e la trama aveva quel che di stuzzicante che non mi ha annoiato. Per carità non è un libro memorabile e , a distanza di qualche settimana, già faccio fatica a ricordarmi alcune cose, però non è brutto, offre un'oretta piacevole, soprattutto agli appassionati del genere.
Voto: 7/10

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Commenti

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    1. Sì, tra l'altro è talmente breve che merita un pensiero. E al di là della storicità, è piacevole da leggere.

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  2. A me invece "Il mercante dei libri maledetti" era piaciuto! Certo, non un libro da Nobel.. Ma gradevole!
    Speriamo di fare doppietta =P

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    1. A me era piaciuto fino a metà, poi avevo avvertito una sorta di 'cambiamento' e avevo iniziato a trovarlo noioso e con finale un po' troppo scontato. Questo mi è piaciuto di più.

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  3. Ho letto sempre, tutto d'un fiato, i libri scritti in precedenza da Simoni e li ho trovati sempre immersi in un'atmosfera di mistero. Anche "I sotterranei della cattedrale" si è dimostrato un mini romanzo storico ben delineato nei personaggi e con una ricostruzione storica alquanto soddisfacente. Se ti va vieni a vedere la mia recensione sul mio blog :)

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  4. Sto leggendo il libro in questi giorni (non ho letto altri libri di questo autore) e devo dire che la mia opinione è molto simile alla tua. Il libro è scritto bene e si legge piacevolmente, ma sicuramente non sconvolgente. Secondo me la storia è interessante ma non di quelle che "conquistano" il lettore. Baci, Silvia

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    1. Decisamente no, anche perchè, alla fin fine, è un po' troppo breve. Io ho letto anche altro e non mi ha coinvolto lo stesso, segno che magari il suo modo di scrivere non fa per me, ma per qualche ora rilassante si può fare.

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