Recensione: Come sposare un vampiro milionario di Kerrelyn Spark


Visto che partecipo alla Theme Challenge e il tema di questo mese erano i vampiri ho pescato questo tra i tanti libri attinenti e ...



Titolo: Come sposare un vampiro milionario
Autore: Kerrelyn Sparks
Edizione: Delos books (Collana Odissea. Vampiri&Paletti)
Prezzo:  € 14,90
Trama: Roman Draganesti è affascinante, bello, ricco... è anche un vampiro. Ma questo vampiro ha appena avuto un incidente affondando i suoi canini in qualcosa che non avrebbe dovuto avere. Ora ha una notte per porre rimedio al problema, prima che le sue naturali doti di guarigione chiudano la ferita per l'eternità. Le cose non stanno andando bene neppure per Shanna Whelan. Lei è una dentista che non regge la vista del sangue. Nonostante l'attrazione tra Shanna e Roman sia immediata e bollente, riuscirà Shanna a superare la paura del sangue e aggiustare il canino di Roman? E se ci riuscirà, cosa impedirà a Roman di usare i suoi canini su di lei?

Ho preferito leggere questo libro prendendolo come una presa in giro dell'autrice al genere. E, probabilmente, lo era.
Il racconto (che comunque è il primo di una saga) rispetta tutti i clichè del genere: vampiro bellissimo e immortale, ma buono, umana mediamente intelligente che fa la figura della svampita, cattivaccio di turno che vuole fare a pezzi lei e lui, per motivi diversi, ma se si servono assieme è meglio.
Ciò che mi ha fatto propendere per la chiave ironica sono state le tante battute sparse qua e là e le gag comiche della trama (tipo il canino che si stacca) che erano una chiara presa in giro alla serietà e alla drammaticità che assumono a volte le storie vampiresche.
Anche qui ci sono momenti 'seri' per così dire, che comunque danno un minimo di logica alla trama, ma restare seri quando leggi che sta per scoppiare una guerra tra vampiri e il primo pensiero dei personaggi è rotolare tra le lenzuola, è un filo difficile.
Che i due protagonisti si innamorano non è neanche spoiler, c'è scritto nel titolo, ma ammetto che la parte sentimentale non è male. Ne ho viste di più sbrigative e superficiali. Per carità, non è il Romeo e Giulietta dei vampiri, e lei non è proprio quell'esempio di cautela che porta ad innamoramenti più lenti, ma almeno non gli cade tra le braccia a pagina 2.
Lo fa a pagina 10, ma perché sviene alla vista del sangue, quindi è perdonata.
Forse rimprovererei il fatto di aver inserito troppi 'cattivi' che sembrano avere il solo scopo di allungare la storia, vista la simpatia, non mi dispiace ritrovare Roman e ... in una storia successiva.

Personaggi: Ehm... cosa volete che vi racconti? Che lui è bellissimo, focosissimo a letto, con dentini aguzzissimi, ma buono come il pane? E quale vampiro protagonista non lo è? Quelli cattivi sono gli altri. Lei è un amore! Ci mancherebbe. Una come lui non ha MAI incontrato (e sì che è in giro da 500 anni. Va', la sfortuna!) e di cui s'innamora perdutamente. Peccato che, scegli scegli scegli, ha beccato una lei che più incasinata non si può: inseguita dalla CIA, da vampiri cattivissimi, nascosta dal FBI, pure un po' portasfiga che tutti attorno a lei sembrano fare una brutta fine e per di più, che sviene alla vista del sangue. Non era meglio una macellaia? Il cattivo di turno... mi faceva ridere, ma nel senso di scoppiare proprio a ridere, perché cattivo lo era, peccato che avesse il piccolo difetto di avere la testa leggermente smontabile e ogni volta che compariva non potevo non immaginarmi il Rasputin del film di animazione Anastasia che camminava con la testa piegata a 90°. Decisamente poco pauroso.

Stile: Volendo essere una bonaria presa in giro, anche lo stile si mantiene scanzonato e ironico. Sia nelle parti leggere, che in quelle un po' più intense, dando una sua uniformità al romanzo. Può anche non piacere, il voler sdrammatizzare tutto, ma io l'ho apprezzato, perché non ha appesantito il romanzo, lasciandolo scorrere. Ammicca anche un po' al lettore in certi tratti, quasi a volergli dire: sei in ansia per loro? Ma va là, niente di grave! Sono forse un po' scarne le parti descrittive, ma non perché assenti o tirate via, ma perché non scavano così a fondo come vogliono far credere. E perché sono quasi copiate (i tormenti dei protagonisti, i loro pensieri, le loro remore... niente di nuovo tra le righe).

Giudizio finale complessivo: Onestamente? Divertente. Scanzonato, ironico, piacevole e anche un po' romantico. Uno di quei libri dove il male non fa veramente paura perché, anche se ci sono i cattivi, tanto lo sappiamo che va a finire bene. Dove puoi anche sorridere alle battute, perché sai che quando giri pagine è probabile che continuerai a ridere, perché non ti balzerà il cuore in gola. E dove si può sbavare sullo stallone di turno sognando di incontrarlo davvero dal dentista. Dite che di notte son chiusi? Scusa inutile. Leggendo questi libri, mi sono convinta sempre di più che in realtà i vampiri non piacciono tanto quanto vogliamo far credere. Perché di veri vampiri, quelli bellissimi e cattivissimi, non ce ne sono in queste storie, e se ci sono, crepano, in barba alla loro immortalità. No, ci piace che siano umani, tormentati, nottambuli, con i dentini aguzzi, ma buoni, onesti e profondamente innamorati. E sexy. Mai visto un vampiro scorfano! E abile. Anche quando è vergine come il Roman di questo libro.
Signore... lasciatevelo dire, più passione per i vampiri, questa è emancipazione femminile ;)
Voto: 8/10


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