Recensione: Non c'è due senza... te di Susan Laine

Ennesimo fiasco, anche se non tremendo.

Titolo: Chance 01 - Non c'è due senza... te
Titolo originale: Twice by chance
Autore: Susan Laine
Edizione:  Dreamspinners
Prezzo: 3,74 $ (il sito accetta solo dollari)
Trama: Il quindicenne Addy Monroe, imbottigliato nel traffico insieme ai suoi zii, assiste a una scena che cambierà tutta la sua vita: sul sedile posteriore di un taxi bloccato accanto alla loro auto ci sono due ragazzi che gli rivelano l’esistenza di un altro mondo. Sei anni dopo, in un locale di Los Angeles, Addy incontra il cantante rock Zak Roscoe, l’uomo che, involontariamente, gli aveva mostrato chi fosse veramente, e non si lascia sfuggire l’occasione di assaggiarlo.
Da quella persona riservata e circospetta qual è, Zak trova le avances determinate di Addy sia fastidiose che divertenti, e alla fine acconsente a lasciarsi sedurre per una notte di piacere. Sfortunatamente, le brutte abitudini sono dure a morire, e gli atteggiamenti post-coitali di Zak lasciano molto a desiderare. Addy si trova così a capire che qualche volta il sogno e la fantasia non hanno proprio nulla in comune. Ma se i desideri fossero seconde occasioni…


Voto: 6/10
Non nego di essere un'amante del boy's love, ma questo racconto non mi ha coinvolta più di tanto.
Non che Zak o Addy siano brutti o piatti, è che tutta la storia sembra solo un presupposto per descrivere scene di sesso. Durante le quali i due ragazzi parlano un po' troppo, per i miei gusti.
L'approfondimento psicologico e sentimentale è scarsino e anche altri particolari sono tralasciati.
Addy più che innamorato sembra fissato. Non ci viene mai spiegato cosa ami di Zak e perché, nonostante i suoi modi e un palese disinteresse, continui a stargli dietro.
Zak è ancora più incomprensibile, perché non viene detto cosa gli faccia cambiare idea su Addy: lo tratta da cani la mattina dopo la prima notte di sesso, lo abbandona  a piedi in una zona isolata dove non passa neanche un autobus e due settimane dopo si presenta a casa sua. cos'ha di diverso Addy rispetto agli amanti avuti prima? Non è dato saperlo.
Certo, in alcuni momenti mi hanno anche emozionata (un paio di volte), ma a me piace l'innamoramento, il tormento, il sentimento e avrei voluto vederlo di più. Ok, le scene di sesso ci stanno e non mi dispiacciono, ma avrei voluto vederci un po' di 'resto'. un po' di tutto quello che compone una storia d'amore. Soprattutto considerando che la storia è composta solo da quella.
Non c'è altro.
Lo stile della Laine è scorrevole e piacevole, un po' scarsa la cura dei dettagli diversi dall'aspetto fisico. Qualche perplessità in un paio di dialoghi, ma può essere dovuto alle difficoltà di traduzione.
Un raccontino carino da leggere in un viaggio in treno, ma avrei voluto qualcosa di più.


Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione: La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig

Recensione: Il paradiso dei diavoli di Franco Di Mare

Segnalazione: L'angelo e il mugnaio di Antonio Aschiarolo