Recensione: Una canzone per Julia di Charles Sheehan-Miles

Finalmente ce l'ho fatta. Un autunno tremendo questo, davvero U_U

Titolo: Una canzone per Julia (Sister Thompson 01)
Titolo originale: A song for Julia
Autore: Charles Sheehan-Miles
Edizione: Cincinnatus Press
Prezzo: 3,75 €
Trama: Tutti dovrebbero avere qualcosa contro cui ribellarsi. Crank Wilson se n'è andato di casa a sedici anni per fondare un gruppo punk e sfogare la propria rabbia contro il mondo. Sei anni dopo è ancora in cattivi rapporti con suo padre, un poliziotto di Boston, e non parla nemmeno con sua madre. L'unica persona con cui abbia rapporti stretti è suo fratello minore, ma occuparsi di Sean, a volte, può trasformarsi in un lavoro a tempo pieno. L'unica cosa che Crank desidera dagli altri è che lo lascino in pace a scrivere la sua musica e a portare il suo gruppo al successo. Julia Thompson si è lasciata alle spalle un segreto quando ha lasciato Pechino. Una volta arrivata a Washington, esso si è trasformato in uno scandalo esplosivo che ha minacciato la carriera di suo padre e incrinato la vita della sua famiglia. Ora che frequenta l'ultimo anno di Harvard, il suo passato continua a tormentarla e Julia rifiuta di perdere nuovamente il controllo delle proprie emozioni, soprattutto quando si tratta di uomini. Quando Julia e Crank si incontrano durante una manifestazione pacifista a Washington, nell'autunno del 2002, la scintilla che scocca tra di loro minaccia di distruggere tutto quanto.

Voto: 6/10
Questo è uno di quei libri di cui non è facile parlare. perché volendo non è una brutta storia. Per questo almeno la sufficienza l'ha presa; ma, tolto questo, qualsiasi aspetto prenda in considerazione, ha qualcosa che non va.
La trama: avulsa dal resto dei libri dello stesso genere è carina; purtroppo, in realtà, è trita che più trita non si può. Lei è incasinata, lui è incasinato, all'improvviso iniziano ad incontrarsi di continuo, tra l'altro con situazioni che mi sono sembrate perfino forzate. Il resto ... è uguale, neanche da immaginarlo: prendete uno qualunque degli altri centomila libri a tema e gli avvenimenti sono identici. Cambiano solo i nomi dei protagonisti. Originalità zero.
Non è necessariamente un difetto, tanti libri sono uguali come trama ma si fanno amare.
Personaggi: lei è una lagna; anzi, una lagna parecchio lagnosa. "Era una povera ragazzina maltrattata che aveva bisogno della mamma, ma lei non c'era, ma ora è cresciuta, è ora di finirla ecc... ecc..." 200 pagine così. Non avessi dovuto reggere l'ereader mi sarei limata le unghie nel frattempo.
E non è che io sia così insensibile, semplicemente il 'dramma' di questa ragazza non mi è arrivato. Ancora non capisco cosa ci abbia visto Crank in lei.
Crank è il boy, ovviamente. Un po' più simpatico, ma bipolare come tutti gli altri, ragazzaccio come tutti gli altri, ribelle come tutti gli altri, musicista, non come tutti gli altri, ma è in buona compagnia. Ah sì, c'è anche incasinato, donnaiolo, che non crede nell'amore.
Tutti gli altri personaggi... niente da dire. Tratteggiati appena e usati a comodo.
Lo stile è forse la cosa peggiore. credo che sia autopubblicato e, mi spiace dirlo, ma si sente. I personaggi sono troppo ripetitivi, soprattutto nei loro pensieri, le tempistiche non sono ottimali, la maturazione di Julia comprende anche divenire un pelo più volgare che ho trovato fuori personaggio, ci sono troppi 'eventi' che caricano la storia rendendola frettolosa nonostante il numero di pagine. Di contro in alcuni paragrafi il linguaggio è stato lento e noioso. Mancano enfasi, empatia e suspanse. Un pasticcio insomma.
Al contrario, a parte qualche refuso e una frase che non ho capito, la traduzione mi è sembrata buona. Da quanto ho visto a fine libro, credo che sia anche autotradotto, se è così devo dire che è tradotto meglio di tanti lavori professionali.
So che dopo tutte le critiche il voto sembra strano, ma ripeto: non è una storia brutta. A me non è "arrivata" ma credo che potrebbe piacere a tanti altri.

Commenti

  1. Ciao! :)
    Mi spiace che non ti sia piaciuto! :( Non lo conoscevo, ma leggendo la trama mi ero incuriosita... poi ho continuato a leggere e ho deciso che per ora non lo metto in wish list (mai dire mai! Ma non mi sembra più così promettente!)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Recensione: La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig

Recensione: Il paradiso dei diavoli di Franco Di Mare

Segnalazione: L'angelo e il mugnaio di Antonio Aschiarolo