Recensione: Ladri di sogni (Raven cycle 02) di Maggie Stiefvater

Eccomi di nuovo con i corvetti anche se per ora non credo ci siano notizie del terzo.

Titolo: Ladri di sogni (Raven cycle 02)
Titolo originale: The dream thieves
Autore: Maggie Stiefvater
Edizione: Rizzoli
Prezzo: 16,00 €
Trama: La magica linea di prateria è stata risvegliata e la sua energia affiora. I ragazzi corvo, un gruppo di studenti della scintillante Aglionby Academy, sono sulle tracce del mitico re gallese Glendower, che dovrebbe essere nascosto nelle colline intorno alla scuola. Con loro c’è Blue, che vive in una famiglia di veggenti tutta al femminile. A lei è stato predetto più volte che quando bacerà il ragazzo di cui sarà davvero innamorata, questi morirà. Sulle prime sembra che il suo cuore batta per Adam, ma forse è Gansey quello che ama davvero… Intanto Ronan s’inoltra nei suoi sogni, da cui può uscire di tutto. Del resto è uno che ama sfidare il pericolo. Mentre il tormentato Adam, con un passato pesante alle spalle, s’inoltra sempre più in se stesso, cercando una sua strada nella vita. Frattanto c’è un individuo sinistro che è anche lui sulle tracce di Glendower. Un uomo pronto a tutto. Di Raven Boys, "Entertainment Weekly" ha scritto: “L’avventura paranormale di Maggie Stiefvater si legge d’uno fiato e vi farà chiedere a gran voce il secondo libro.” Ecco il secondo libro, con la stessa fervida immaginazione, lo stesso intreccio inquietante e romantico, e le svolte mozzafiato che Maggie Stiefvater sa costruire. 

Voto: 7/10
Secondo episodio del ciclo Raven della Stiefvater, che mi è piaciuto più del primo, ma, a parte qualche scena che mi ha coinvolta, non è che mi abbia fatto palpitare proprio il cuore.
Alcuni dubbi e sospensioni che erano rimaste dal primo libro vengono chiarite, ma mi sono resa conto che la mia difficoltà con questa serie non sono i misteri e le cose lasciate sospese, è proprio il modo ri raccontare che ha l'autrice. Non che non sia brava, lo è, ma io mi perdo. Tutte le frasi ambigue, espressioni e umori che mutano senza motivo apparente, i dialoghi incomprensibili, sono cose che in generale apprezzo, ma con moderazione e buon senso. Due terzi di libro così, onestamente, mi rovina abbastanza la lettura.
La trama non è male, da un lato segue un po' ciò che è accaduto nel primo libro, dall'altro fa una sorta di deviazione dalla ricerca di Glendower per dedicarsi a questi misteriosi ladri di sogni. Non mi è dispiaciuta come cosa, in generale l'ho seguita, è che mi mancano dei pezzi.
Continuo a non capire che diamine ha sacrificato Adam, continuo a trovare quasi inutile Blue, per Gansey poi, avrei bisogno di un corso accelerato di psicologia. Ronan? Mah, forse lui, come protagonista di questo libro, un po' viene spiegato. O magari sono io che ho riempito i buchi inventandomi una qualche sorta di spiegazione.
La storia, in generale, si segue, ma, almeno per me, è un po' un groviera (che neanche mi fa impazzire come formaggio). In qualche modo sono arrivata in fondo, ma non sono proprio sicura che tutto abbia una sua logica.
A partire dai personaggi, su cui torno perché è ciò che più mi turba.
Blue è, come dicevo, una ragazza inutile. Ce n'è solo una (di ragazza) nella storia e per ora non serve a niente. A stento si vede in questo libro. Serve solo a dare un'altra mazzata al povero Adam.
Che già aveva diversi problemi di stabilità psicologica, ci mancava solo l'abbandono. Purtroppo, e mi spiace dirlo, mi sembra pure meritata come cosa. Il suo orgoglio lo rende infantile e lo porta ai limiti della stupidità. E' capriccioso e non fa che pestare i piedi. L'unica cosa buona e sensata la fa in fondo al libro.
Gansey cosa abbia di speciale, devo ancora capirlo. Gli stanno tutti attorno, tutti si 'innamorano' di lui, ma i motivi mi rimangono oscuri. Dov'è il fascino di questo personaggio? Mi sfugge. Non fa che fare la cosa sbagliata, dire la cosa sbagliata, ferire gli amici e piangersi pure un po' addosso. Altro che buttarsi nel fuoco per lui, ci butterei lui nel fuoco.
Noah, visto che forse non si sapeva cosa fargli fare, sparisce per tre quarti di libro, pace all'anima sua.
Rimane Ronan che viene approfondito e curato di più. Certo, anche lui ha le sue idee bislacche e le sue reazioni assurde, però almeno il lettore riesce a farsi un'idea dei motivi.
Perdonate solo le veggenti che dicono cose incomprensibili ma, uno sono veggenti, ed è normale, due, mi fanno ridere.
La cosa migliore è lo stile dell'autrice, dolce e quieto e mai incalzante. E' piacevole da leggere, anche se la trovo troppo ardita nell'uso delle figure retoriche (soprattutto nelle metafore). Incomprensibili, lo ribadisco, molti dei dialoghi.
Lo so che dalle mie parole non sembra, ma il libro non mi è dispiaciuto, mi ha solo infastidita la quantità di misteri e cose in sospeso che l'autrice lascia.


Commenti

  1. In buona parte condivido le tue perplessità, seppur il libro mi è piaciuto, proprio come mi era piaciuto il primo. Purtroppo i ragazzi risultano sempre un pochino incomprensibile e Blue... mah.. la trovo insignificante. Mentre Ronan mi piace molto <3
    Comunque, come ho detto dopo aver letto il primo librino: non resto sveglia la notte in attesa dell'uscita del prossimo, ma lo leggerò sicuramente! ^^

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