Recensione: Agatha Raisin e il matrimonio assassino di M. C. Beaton

Rieccomi! Sto sfruttando qualunque minuto in pratica, ma cerco di rimettermi in pari con le recensioni e di non abbandonare troppo quest'angolino ^^

Titolo: Agatha Raisin e il matrimonio assassino
Titolo originale: Agatha Raisin and the murderous marriage
Autore: M. C. Beaton
Edizione: Astoria
Prezzo: 15,00 €
Trama: Agatha ce l'ha fatta! Dopo che l'ultima indagine ha permesso a lei e a James di vivere qualche giorno insieme, James inaspettatamente le chiede di sposarlo. Stupore, un minimo di incertezza e poi Agatha accetta con entusiasmo! Nel corso degli anni ha dato diverse versioni sulla fine di Jimmy Raisin, il suo primo marito: ad alcuni ha detto che è morto, ad altri che non ne ha più saputo niente. Giunta ora al momento fatidico, per paura che una lunga attesa possa indurre James a ritirare la proposta, Agatha sostiene di essere vedova, e senza ulteriori tentennamenti si prepara al gran passo. La mattina del matrimonio comincia male: una nuova crema antirughe le procura un imbarazzante sfogo sul viso. Ma questo è niente: poco prima del fatidico sì, ecco arrivare proprio Jimmy Raisin. Stupore, rabbia, imbarazzo: James, furibondo, intima ad Agatha di non farsi più vedere, e Jimmy tenta di estorcere dei soldi ad Agatha, che lo caccia in malo modo. La successiva apparizione di Jimmy è in forma di cadavere, assassinato nei pressi di Carsely. Inizia così l'indagine più importante di Agatha, che non solo vede allontanarsi del tutto l'amato James, ma è accusata di omicidio...

Voto 6/10
Da un'Agatha all'altra. Stavolta però, la mia amata detective pasticciona e irriverente, mi ha colpita un po' meno.
I presupposti per una storia divertente c'erano: Agatha Raisin ha sempre detto di essere vedova. In realtà lo ha dato per scontatosenza saperlo. E così, proprio mentre si appresta a impalmare il suo James, ecco che ricompare Jimmy Raisin, proprio davanti all'impegato de comune e a tutti gli invitati. L'ex PR, dimentica di come si tengono le pubbliche relazioni, lo minaccia di morte.
Potete immaginare cosa accade quando l'uomo viene ammazzato davvero.
Un'invito carino e allettante, cui purtroppo ha seguito uno sviluppo prevedibile, perfettamente identico ai libri precedenti. Non nei dettagli, ci tengo a precisarlo, ma lo schema di massima è noto e non mi ha entusiasmata.
Speravo in qualcosa di diverso.
Ho trovato statici anche i personaggi.
Vero che non sono adolescenti o giovani che devono maturare, ma anche a 50 anni, dopo 4 libri, mi aspettavo una qualche evoluzione. Invece niente.
Agatha è perfettamente uguale a prima, divertente e irriverente; Come sempre... ma un po' troppo come sempre. I suoi pensieri, comportamenti, decisioni sono le stesse e sono prevedibili. Per la verità, non credo reggerò molti altri libri così se non c'è un cambiamento.
Stessa cosa per Billy Wong e la signora Bloxby.
James mi sembra che subisca addirittura un involuzione e dopo la metà del libro è quasi forzato, come se l'autrice volesse fargli tenere un comportamento che invece non gli è consono.
Non ho apprezzato.
La scrittura è sempre scorrevole e un po' ironica. Rende i libro un po' più paicevole e facile da leggere. Poche le descrizioni preferendo le azioni ed i dialoghi.
Non è un libro brutto, soprattutto da leggere da solo; come quinto di una serie invece, inizia a presentare dei limiti, quasi le idee si fossero esaurite oppure l'autrice non voglia cambiare uno schema che finora è risultato abbastanza solido.
Anche le battute e le gag cominciano ad essere collaudate e ripetitive. Mi aspettavo qualcosa di più.


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