Recensione: L'amico immaginario di Matthew Dicks

Ho trovato un librino da leggere al mio piccolo tra qualche anno.

Titolo: L'amico immaginario
Titolo originale: Memoirs of an imaginary friend
Autore: Matthew Dicks
Edizione: Giunti
Prezzo: 5,90€
Trama: Per Max vivere è una faccenda piuttosto complicata: va in tilt se deve scegliere tra due colori, non sopporta il minimo cambio di programma, detesta essere toccato, persino da sua madre che vorrebbe abbracciarlo molto di più. Del resto ha nove anni ed è un bambino autistico. Per fortuna c'è Budo, il suo invisibile e meraviglioso amico immaginario che non lo abbandona mai e da molto vicino ci racconta la sua storia. Finché un giorno accade qualcosa di terribile: Budo vede Max uscire nel cortile della scuola e sparire nell'auto della signora Patterson, la maestra di sostegno. Da quel momento, di Max non si hanno più notizie. E quando a scuola arriva la polizia per interrogare gli insegnanti, Budo è l'unico a sapere con certezza che la signora Patterson non sta dicendo la verità.

Voto: 9/10

"Siamo reali in modo diverso."

Ho trovato un cioccolatino ed era tanto che non me ne capitava uno, quindi ci voleva.
Chi ci racconta la storia è Budo, amico immaginario di Max, un bambino autistico (ma nel romanzo non viene mai specificato) e ho trovato la scelta originalissima. Tra tutti i personaggi strani che ci sono nei libri, un amico immaginario credo di non averlo mai trovato. Non uno così concreto e ben riuscito. Probabilmente perché Dicks è un maestro elementare e sa cosa vuol dire essere piccoli e aver bisogno di certe figure fantastiche.
Per la prima parte del libro Budo ci porta un po' a spasso, parla della scuola, di Max (moltissimo di Max), degli altri amici immaginari e di come funziona il loro mondo. Un modo lento e leggero di dare informazioni al lettore e di illustrare le 'regole' della storia.
Poi la trama si complica (che frase ad effetto! Apprezzate, su)
quando Max viene rapito e Budo è l'unico a poterlo salvare.
Ammetto che ci sono stati momenti in cui ho avuto perplessità sulla coerenza di alcune cose. Però poi ho pensato che Budo è l'amico immaginario di Max e che quindi tutto quanto può essere frutto della sua immaginazione.
Al di là della storia dolce e carina, mi è piaciuto molto il messaggio sul rispetto e la comprensione della diversità, che non è un male. In fondo il bambino non è che sia 'malato' è solo troppo fuori dai normali standard.
Budo è un bellissimo personaggio, molto ben costruito e realistico. E' un 'supereroe' ma con le sue paure e anche con una punta di egoismo che lo rende simpatico al lettore. Mi è spiaciuto per il finale, non era necessario che andasse così.
Anche Max mi è piaciuto. L'autore è stato bravo a descrivere la sua diversità e la difficoltà degli altri ad accettarla senza mai nominare l'autismo. Lo ha mostrato senza dirlo.
Gli altri personaggi sono un po' più stereotipati, dal bullo della scuola, alla maestra eccezionale, fino al cattivo della storia.
Lo stile è leggero e semplice, proprio come potrebbe raccontarlo un ragazzino (Budo è qualche anno più grande di Max che ne ha nove), però cattura e impedisce di staccarsi dalle pagine. E Budo è un narratore semi onnisciente che sa conquistare.
Per finire L'amico immaginario è un libro per tutti. L'ho trovato da adulti, ma perfetto anche da leggere ad un bambino. Soprattutto per rassicurarlo sulle sorti di un eventuale amico immaginario.

Commenti

  1. Bellissima recensione :)
    Ho adorato questo romanzo. E' uno di quelli a cui sono maggiormente legata.

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