Recensione: Il sigillo dei Borgia di Mauro Marcialis


Recensione di un bel romanzo storico. Non è il mio genere ma questo qui mi ha presa parecchio.


Autore: Mauro Marcialis
Editore: Rizzoli
Prezzo: 5,90 €
Trama: Roma,11 agosto 1492: una fumata bianca annuncia al mondo l’elezione di papa Alessandro VI, il potente cardinale Rodrigo Borgia giunto dalla Spagna con l’ambizione di conquistare, dopo il Vaticano, l’Italia intera. Da subito le spregiudicate manovre politiche del papa sembrano non risparmiare nessuno, e persino i suoi adorati figli Cesare, Juan, Lucrezia e Jofré diventano pedine di un gioco crudele, in cui si susseguono matrimoni d’interesse e alleanze pericolose. E quando le cospirazioni di Alessandro VI cominciano a esigere un prezzo sanguinoso, Cesare chiama a corte il suo vecchio compagno di studi Miguel Corella, che firmerà nel nome dei Borgia una serie di efferati crimini con la sua tagliente corda di violino. Cardinali, spie e cospiratori, chiunque tenti di ostacolare l’ascesa della famiglia si scontra fatalmente con lo spietato boia Miguel, la cui furia non risparmia neanche le cortigiane del palazzo di Santa Maria in Portico. Qui, sotto lo sguardo sprezzante di Giulia Farnese, la splendida amante del papa, si consuma anche l’amore tra la giovane cortigiana Drusilla e un Cesare Borgia ormai preda dello stesso delirio di onnipotenza del padre. Su di loro e su tutta Roma, domina incontrastato Rodrigo Borgia, che osserva il mondo conosciuto e quello appena scoperto sulle carte appese nelle sue stanze, ed è disposto a immolare anche Dio pur di diventarne il padrone assoluto.


Voto: 4/5 (8/10)

La storia, intesa come materia scolastica, non è mai stata tra le mie preferite. Ho sempre fatto una fatica tremenda a concentrarmi nello studio e poi a ricordare quanto faticosamente appreso. Forse per questo in genere storco il naso tutte le volte che, nelle mie lunghe visite in libreria o in biblioteca, mi imbatto nella sezione dei romanzi storici. E' un genere che difficilmente prendo in considerazione eppure ci sono delle eccezioni. I Borgia sono un'eccezione. Questo romanzo l'ho praticamente divorato, perché la famiglia Borgia, e tutti i personaggi ad essa legati, riescono sempre ad affascinarmi. Il sigillo dei Borgia racconta gli undici anni di papato di Rodrigo Borgia.
Ve lo dico, anche se forse lo sapete già e senza timore di fare spoiler:  Rodrigo Borgia comprò l'elezione offrendo Ducati e possedimenti a destra e a manca pur di sbaragliare il suo rivale Giuliano Della Rovere. D'altronde, la storia parla chiaro: Alessandro VI era un uomo corrotto, dissoluto, lussurioso, ambizioso fino all'estremo, con una smisurata fame di potere e pronto a tutto pur di conquistare Roma, il Vaticano e poi l'Italia intera.
Tutto il romanzo ruota intorno alle vicende di una famiglia che ha segnato la storia, non solo per il suo prestigio e il potere che emana, ma anche per il marcio che imperava al suo interno e tra i membri stessi della famiglia. I personaggi che compaiono nel romanzo sono veramente tanti, ma io mi limiterò ai principali.
Cesare Borgia, destinato dal padre a seguire le sue orme in Vaticano, ha ben altre aspirazioni. Viene attribuita a lui la morte del fratello Juan, duca di Gandia. Dopo la sua dipartita, Cesare poté finalmente liberarsi della veste cardinalizia, che tanto gli andava stretta, e diventare il condottiero spietato conosciuto come Il Valentino. Cesare Borgia è un personaggio carismatico, ambizioso e lussurioso quanto il padre. Un uomo passionale, combattivo e senza scrupoli. E' innamorato della sorella Lucrezia. Un sentimento malato, per il quale arriverà ad uccidere.
Lucrezia Borgia. La bellissima Lucrezia Borgia. Colei di cui Rodrigo di serve maggiormente per creare legami e alleanze, offrendola in sposa in matrimoni combinati.
Juan Borgia è un giovane arrogante e viziato, è il prescelto di Rodrigo (almeno in questo romanzo) che lo nomina capitano generale della Chiesa. Il suo rapporto con Cesare è molto controverso. I due fratelli non fanno che colpirsi mostrando un profondo rancore reciproco. Non a caso viene attribuita a Cesare la tragica morte di Juan.
Infine c'è Jofré Borgia. Il più giovane e anche il più mansueto dei fratelli. Anche lui viene mosso da Rodrigo come un burattino, non gode quasi per nulla della stima del padre e vive all'ombra dei fratelli, sminuito e sottovalutato.
Marcialis si serve di tre punti di vista differenti nella narrazione: Rodrigo Borgia, Miguel Corella e Drusilla Martelli.
Corella è uno dei miei personaggi preferiti. Amico fedelissimo di Cesara Borgia, lascia Pisa e si unisce alla famiglia diventando il braccio armato di Rodrigo Borgia. Il Boia dei Borgia, come viene spesso tacciato. E lo è. Sebbene ci siano volte in cui non approvi, esegue ogni genere di omicidio in nome della devozione ai Borgia, in particolar modo al suo signore Cesare.
Drusilla è una giovane dama di compagnia di Lucrezia. Posseduta da tutti e tre i fratelli, ne amerà solo uno fino ad odiarlo.
La trama del romanzo è coerente con gli eventi storici, facendo emergere in maniera molto nitida la scandalosa condotta dei Borgia, la spiccata propensione al nepotismo, la corruzione che dilaga e scorre come il sangue che viene versato. E' tutto un grosso intrigo di segreti e perdizioni. Manipolare, tramare, uccidere, fare sesso e sgravare figli la cui figura paterna è totalmente assente.
Tutti elementi che rendono Il sigillo dei Borgia un frammento di storia assolutamente accattivante.








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